Analisi e significato di organizzazioni governative ed intergovernative

By redazione

L’Avvocato Iacopo Maria Pitorri rappresenta che i diritti umani costituiscono un nucleo fondamentale nella vita di ciascun individuo.

Grazie all’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) e alla Dichiarazione universale dei diritti umani (avvenuta a Parigi, nel 1948) i diritti umani hanno assunto una importanza mondiale, per cui sono sorte numerose entità (istituti, organizzazioni, commissioni, organi), a tutela degli stessi.

Per diritti umani, specifica l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri si intendono quelli primari di ogni persona, vale a dire il diritto alla vita, alla libertà, al riconoscimento come persona e all’uguaglianza di fronte alla legge, alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione, di opinione. Vi sono, poi, anche i diritti alla nazionalità, all’asilo politico, alla sicurezza sociale, all’istruzione.

Le organizzazioni internazionali, oltre ad occuparsi di diversi problemi (dal commercio internazionale, alle predisposizioni di norme relative alle persone e alle cose, al raggiungimento di accordi in genere, tra gli Stai), da sempre si attivano per promuovere forme di intesa e di integrazione nei rapporti internazionali

Esistono, attualmente, nel mondo, numerose organizzazioni, volte alla tutela dei diritti umani, che combattono abusi e violazioni e promuovono la difesa dei suddetti.

Le organizzazioni dei diritti umani si dividono in organizzazioni governative ed intergovernative e le organizzazioni non governative. Per quanto concerne queste ultime, per dovere di cronaca, l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri rammenta, innanzitutto le ONG, poi, Amnesty International., il Fondo per la Difesa dei Bambini (CDF), il  Centro d’Azione per i Diritti Umani, la Vigilanza sui Diritti Umani, HRWF (Diritti Umani Senza Frontiere), NAACP (Associazione Nazionale per il Progresso della Gente di Colore) e Centro Simon Wiesenthal.

Si parla invece di organizzazione intergovernativa quando i componenti sono governi di stati.

Alcuni esempi sono l’Organizzazione delle Nazioni Unite, l’Unione europea, l’Organizzazione mondiale del commercio e la NATO.

Le Organizzazioni non governative fanno capo al diritto internazionale privato in quanto non necessitano di un riconoscimento formale, posto che nascono nella società civile (e non sempre riscontrano il successo delle più note a tutti noi, come Amnesty International, Medici senza frontiere, Greenpeace).

Le OIG (Organizzazioni Governative) sono regolate dal diritto pubblico internazionale, che quindi ne determina la capacità di azione relativa al loro specifico settore.

Le organizzazioni internazionali governative sono costituite da tre o più Stati tramite un accordo internazionale. Il loro documento istitutivo, – detto statuto, carta, patto ecc, delinea la struttura dell’organizzazione, le sue finalità, gli strumenti, i metodi operativi e le modalità di finanziamento.

Dal punto di vista strutturale, le OIG sono dotate di tre organi fondamentali a carattere permanente: un’assemblea, in cui tutti i membri aderenti sono ugualmente rappresentati; un comitato ristretto con funzioni esecutive; un organo tecnico-amministrativo coordinato da un Segretario o Direttore cui spetta il compito di gestire il personale e gli uffici dell’intera organizzazione. Quali soggetti di diritto internazionale, le OIG hanno una propria personalità giuridica distinta da quella degli Stati che le compongono: si tratta, tuttavia, di una soggettività parziale in quanto la loro capacità di agire riguarda esclusivamente le competenze loro attribuite dagli Stati (principio di specialità). In questo ambito, le OIG possono far uso di tutti i poteri necessari per il soddisfacente svolgimento e la piena realizzazione degli obbiettivi ad esse attribuite dallo statuto di fondazione. Entrambe le regole che governano l’azione delle organizzazioni intergovernative sono state formalmente enunciate al paragrafo 25 del parere della Corte internazionale di Giustizia dell’8 luglio 1996

Ne fanno parte, innanzitutto l’Ufficio delle Nazioni Unite dell’Alto Commissario per i diritti umani. La sua missione consiste nel lavorare per la protezione dei diritti umani per tutti; dare alle persone il potere di attuare i propri diritti e assistere coloro che ne sono responsabili a far sì che vengano messi in atto.

Vi è, poi, il Consiglio per i Diritti Umani. Atteso che si tratta di un corpo intergovernativo composto da Stati, il Consiglio per i Diritti Umani ha il compito di promuovere e proteggere i diritti umani a livello internazionale. I suoi meccanismi per far progredire queste mete includono una Revisione Periodica Universale, che valuta le situazioni dei centonovantadue Stati membri delle Nazioni Unite, un Comitato Consultivo che mette a disposizione la conoscenza di esperti sulle questioni relative ai diritti umani e una Procedura per i Reclami per individui ed organizzazioni, al fine di portare le violazioni dei diritti umani all’attenzione del Consiglio.
Un’altra organizzazione di questo tipo è la Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO), il cui obiettivo è quello di costruire la pace tra gli uomini. Il suo lavoro nel campo dei diritti umani mira a rafforzare la consapevolezza e ad agire da stimolo per le attività intraprese a livello regionale, nazionale ed internazionale nell’ambito dei diritti umani.

Vi è anche, rammenta l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, che dirige e coordina l’azione internazionale, per proteggere i rifugiati e risolvere i problemi dei rifugiati in tutto il mondo. Il suo principale scopo è quello di salvaguardare i diritti ed il benessere dei rifugiati. Si batte per far sì che chiunque possa esercitare il diritto di cercare asilo e di trovare un rifugio sicuro in un altro stato, con la possibilità di ritornare volontariamente nel proprio paese, di integrarsi nella società locale, o di spostarsi in un terzo paese.

Avvocato Iacopo Maria Pitorri