Migranti: accoglienza e integrazione tra i ragazzi, ad Agrigento

By redazione

Una singolare vicenda ha colpito molto l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri, che, quotidianamente, si occupa di migranti. Parla di Musa, un ragazzo fuggito dall’Africa, arrivato in Italia da solo, senza genitori, qualche anno fa. I primi tempi non parlava con nessuno, restava chiuso per giorni nelle stanze dello SPRAR, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Per la nostra legge,  Musa era, ed è, uno dei tanti minori stranieri non accompagnati (arrivato, appunto, in Italia senza parenti).

Da diverso tempo, tuttavia, questo ragazzo si sente meno solo e la sua vita è cambiata. Con altri quarantasette giovani dello SPRAR di Agrigento, invero, fa presente l’Avvocato Pitorri, da un paio d’anni ci sono gli studenti del liceo scientifico “Leonardo da Vinci”. Assieme organizzano visite guidate alla Valle dei Templi, spettacoli teatrali, musical. Tutto ciò a testimonianza del fatto che, al di là dell’Italia dei “porti chiusi”, e dello “stop all’invasione”, c’è anche una realtà differente nel nostro Paese, in cui emergono anche numerose esperienze territoriali, che provano ancora a fare accoglienza.

Il merito del progetto va a  CoopCulture per il Parco archeologico della Valle dei Templi. Da un lato ci sono duecento studenti dello scientifico di Agrigento, dall’altro quarantasette giovani migranti dello SPRAR “La Mano di Francesco” e della comunità per minori non accompagnati “Delfino”. Oltre che a favorire l’integrazione dei migranti, in questo contesto si da vita ad un vero incontro, grazie al museo archeologico e alla Valle. Le opere d’arte qui custodite, infatti, specifica l’Avvocato  Pitorri,  mostrano ai ragazzi come tutti abbiamo radici comuni nel Mediterraneo. Così, ad oggi, tra gli ospiti dello SPRAR e gli studenti del liceo è nata un’amicizia. i giovani passeggino tutti insieme in città.

Ad Agrigento i ragazzi dello SPRAR sono ben accolti e tollerati dal territorio e questo ha reso possibile il progetto. Gli studenti agrigentini e i ragazzi stranieri hanno lavorato congiuntamente, hanno organizzato visite guidate e gruppi di lavoro e poi hanno messo in scena un musical. Basti pensare che lo scorso 7 marzo, davanti ad una platea di duemila persone hanno debuttato con grande successo.

Il momento più toccante, però, appartiene a quel ragazzo: Musa. Ha aperto lo spettacolo recitando “Amara terra mia” di Domenico Modugno.

                                                                                Avvocato Iacopo Maria Pitorri