L’Associazione Nazionale per il Progresso della Gente di Colore

By redazione

La National Association for the Advancement of Colored People (Associazione nazionale per la promozione delle persone di colore), abbreviata NAACP, spiega l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri, è una delle prime, più influenti, associazioni per i diritti civili negli Stati Uniti. Fondata in data 12 febbraio 1909 (centenario della nascita di Abramo Lincoln), al fine di aiutare gli afro-americani, ha la sua sede principale  a Baltimora, oltre ad altri uffici in numerosi stati degli Stati Uniti.

L’Avvocato Iacopo Maria Pitorri spiega che l’associazione, non governativa, ha suddiviso il territorio degli Stati Uniti in sette aree, cui corrispondono sette uffici regionali che, oltre quello di Baltimora, hanno sede a Los Angeles, New York, Highland Park (in Michigan), Denver, Atlanta e Houston. Ogni ufficio regionale coordina le conferenze statali appartenenti alla propria area. Le attività, invece, sono organizzate da capitoli locali, giovanili o universitari.

Specifica l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri che, dal punto di vista federale, la NAACP è amministrata da un consiglio composto da sessantaquattro membri, guidato da un presidente. Il presidente dell’associazione e l’amministratore delegato sono eletti dal consiglio. Gli ultimi presidenti sono stati Julian Bond, attivista per i diritti civili ed ex senatore dello stato della Georgia, fino al 2010; Roslyn Brock, dal 2010 al 2017, e l’attuale Leon W. Russell.

Importanti, dal punto di vista pratico-operativo, sono i dipartimenti interni alla NAACP. Si tratta di “Branch and Field Services” (servizi per le filiali e sul campo) e “Youth and College” (giovani e università). Il dipartimento legale si focalizza sui casi giudiziari di ampia applicazione sulle minoranze, quali discriminazioni sistematiche sul posto di lavoro, a scuola o da parte del governo. All’ufficio di Washington è assegnato il compito di “fare lobbing” sul governo federale, mentre il dipartimento sull’educazione si occupa di educazione a tutti i livelli: locale, statale e federale. La divisione sanitaria, infine, si occupa del miglioramento delle cure sanitarie per le minoranze, attraverso iniziative politiche pubbliche e interventi educativi.

Nel 1905, narra l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri, un gruppo di trentadue importanti leader afroamericani si è incontrato per discutere delle sfide affrontate dalle persone di colore e individuare soluzioni e possibili strategie d’azione. Erano particolarmente preoccupati in merito alla revoca del diritto di voto ai neri, negli Stati Uniti meridionali, iniziata con l’approvazione di una nuova costituzione nel Mississippi, nel 1890.  Successivamente, poiché negli Stati Uniti vigeva la pratica della segregazione , il gruppo si è riunito in Canada, all’Erie Beach Hotel di Fort Erie, sul fiume Niagara, da cui il nome del movimento. Un anno dopo, si sono uniti al gruppo il giornalista William English Walling e gli assistenti sociali Mary White Ovington e Henry Moskowitz (tutti e tre bianchi). Il gruppo si è, quindi, riunito, nel 1906, a Harper’s Ferry, e l’anno seguente a Boston. Il nuovo gruppo si è imbattuto, per un po’ di tempo in risorse limitate e divisioni interne, prima di sciogliersi nel 1910. Sette membri del movimento sono, tuttavia, entrati nel consiglio direttivo della NAACP, fondata nel 1909. Il movimento Niagara era un’organizzazione separata, con una piattaforma più radicale rispetto alla NAACP. È stato costituito da soli afroamericani. L’incontro, invece, che ha condotto alla NAACP, ha visto la partecipazione anche di tre americani, di origine europea.

Sin dalla sua fondazione, la NACCP ha partecipato al movimento anti-linciaggio,  avviatosi negli anni novanta dell’ottocento. Nel 1916, in seguito al linciaggio di Jesse Washington (l’episodio del  bracciante adolescente afroamericano, a  Waco, nel Texas, il 15 maggio 1916, che ha generato un esempio di linciaggio motivato da odio razziale), la NAACP, ha istituito un comitato specifico e avviato una campagna specifica anti-linciaggio. Iniziale testimonial fu Elisabeth Freeman, che era stata incaricata dalla NAACP di indagare sui fatti che avevano condotto al linciaggio di Jesse Washington. Il suo rapporto è stato pubblicato su “The Crisis”, la rivista dell’associazione. Il risultato emerso è stato un resoconto estremamente crudo, corredato da immagini delle torture subite dal ragazzo prima di essere ucciso. La NAACP ha provveduto a distribuire il rapporto a centinaia di giornali e politici, campagna che ha portato ad un’ampia condanna del fatto.

Questa prima fase ha, sostanzialmente, mutato l’atteggiamento delle autorità, dinanzi a simili eventi; tant’è vero che è stato, poi, deciso di non sostenere più simili pratiche, dilagando, tra l’opinione pubblica, l’idea che il linciaggio fosse una pratica selvaggia e barbara.

In una seconda fase, la NAACP ha optato per una differente strategia comunicativa: alle cruente descrizioni dei linciaggi ha affiancato le immagini positive di quei membri delle forze dell’ordine, di fatto, ne hanno poi impedito lo sviluppo.

Infine, successivamente la NACCP si è attivata non poco per supportare leggi e disposizioni miranti a rendere illegale la pratica del linciaggio. Ci è poi riuscita relativamente a tutti gli Stati Uniti.

                                                                                                                                               Avvocato Iacopo Maria Pitorri