L’avvocato Pitorri racconta di Verona quale meta del disperato viaggio di sette migranti.

By redazione

Una notizia riportata dai media lo scorso mese ha colpito non poco l’attenzione anche dell’Avvocato Iacopo Maria Pitorri, da sempre attento al tema dei migranti. A Verona cinque afghani, un marocchino e un iraniano sono stati rintracciati dalla polizia ferroviaria all’interno di una cisterna, che trasportava mais in un treno partito dalla Serbia e diretto a Poggio Rusco (Mantova). Le forze dell’ordine, fa presente l’Avvocato Pitorri, sono intervenute dopo aver ricevuto una telefonata da parte del giovane marocchino, che si trovava all’interno del carro. In seguito all’allarme, i Vigili del Fuoco si sono tempestivamente attivati al fine di aprire la cisterna, dove hanno trovato i sette giovani: tutti maschi e con un’età compresa tra i venti ed i venticinque anni. Le loro condizioni erano discrete; non hanno avuto bisogno di ricevere cure mediche prima di essere trasportati presso il Gabinetto provinciale di Polizia scientifica della Questura di Verona. Queste persone meno fortunate di noi, ricorda l’Avvocato Pitorri, desiderano solo una vita migliore. Affrontano viaggi orribili, nel tentativo di lasciarsi alle spalle le tragedie che vivono, per il solo fatto di trovarsi in paesi diversi dal nostro, dove la disperazione, la violenza e la miseria sono ovunque. Auspicano nella concessione di asilo politico, protezione internazionale, o assistenza umanitaria. Chiedono tutela per i minori, sostegno a chi ha subito abusi e malvagità, sperando di raccogliere l’aiuto da parte di coloro che hanno lo spirito rivolto verso i valori della condivisione e della responsabilità, della solidarietà e della collaborazione. Ci rammenta l’Avvocato Pitorri che molti giovani migranti e rifugiati che hanno compiuto il viaggio verso l’Europa, sono malauguratamente stati vittime di violenze e soprusi, rapimenti, pestaggi o torture, in mano a gruppi armati. E, spesso, a farne le spese sono i giovani. Ad oggi, fa emergere l’Avvocato Pitorri, sebbene vi siano stati sforzi da parte del Governo italiano per aiutare queste persone, specie negli ultimi due anni, il sistema, purtroppo, risulta ancora altamente frammentato. Persistono, cioè, enormi disparità nell’accesso ai servizi di cura, con il rischio che i più vulnerabili rimangano invisibili. Sussistono non poche difficoltà nell’accesso alle informazioni utili per il percorso in Italia. È necessario, quindi, porre rimedio al più presto a tutto ciò, cambiando davvero le cose per queste persone.Una notizia riportata dai media lo scorso mese ha colpito non poco l’attenzione anche dell’Avvocato Iacopo Maria Pitorri, da sempre attento al tema dei migranti. A Verona cinque afghani, un marocchino e un iraniano sono stati rintracciati dalla polizia ferroviaria all’interno di una cisterna, che trasportava mais in un treno partito dalla Serbia e diretto a Poggio Rusco (Mantova). Le forze dell’ordine, fa presente l’Avvocato Pitorri,  sono intervenute dopo aver ricevuto una telefonata da parte del giovane marocchino, che si trovava all’interno del carro. In seguito all’allarme, i Vigili del Fuoco si sono tempestivamente attivati al fine di aprire la cisterna, dove hanno trovato i sette giovani: tutti maschi e con un’età compresa tra i venti ed i venticinque anni. Le loro condizioni erano discrete;  non  hanno avuto bisogno di ricevere cure mediche prima di essere trasportati presso il Gabinetto provinciale di Polizia scientifica della Questura di Verona. Queste persone meno fortunate di noi, ricorda l’Avvocato Pitorri, desiderano solo una vita migliore. Affrontano viaggi orribili, nel tentativo di lasciarsi alle spalle le tragedie che vivono, per il solo fatto di trovarsi in paesi diversi dal nostro, dove la disperazione, la violenza e la miseria sono ovunque. Auspicano nella concessione di asilo politico,  protezione internazionale, o assistenza umanitaria. Chiedono tutela per i minori, sostegno a chi ha subito abusi e malvagità, sperando di raccogliere l’aiuto da parte di coloro che hanno lo spirito rivolto verso i valori della condivisione e della responsabilità, della solidarietà e della collaborazione. Ci rammenta l’Avvocato Pitorri che molti giovani migranti e rifugiati che hanno compiuto il viaggio verso l’Europa, sono malauguratamente stati vittime di violenze e soprusi, rapimenti, pestaggi o torture, in mano a gruppi armati. E, spesso, a farne le spese sono i giovani. Ad oggi, fa emergere l’Avvocato Pitorri, sebbene vi siano stati sforzi da parte del Governo italiano per aiutare queste persone, specie negli ultimi due anni, il sistema, purtroppo, risulta ancora altamente frammentato. Persistono, cioè, enormi disparità nell’accesso ai servizi di cura, con il rischio che i più vulnerabili rimangano invisibili. Sussistono non poche difficoltà nell’accesso alle informazioni utili per il percorso in Italia. E’ necessario, quindi, porre rimedio al più presto a tutto ciò, cambiando davvero le cose per queste persone.Una notizia riportata dai media lo scorso mese ha colpito non poco l’attenzione anche dell’Avvocato Iacopo Maria Pitorri, da sempre attento al tema dei migranti. A Verona cinque afghani, un marocchino e un iraniano sono stati rintracciati dalla polizia ferroviaria all’interno di una cisterna, che trasportava mais in un treno partito dalla Serbia e diretto a Poggio Rusco (Mantova). Le forze dell’ordine, fa presente l’Avvocato Pitorri, sono intervenute dopo aver ricevuto una telefonata da parte del giovane marocchino, che si trovava all’interno del carro. In seguito all’allarme, i Vigili del Fuoco si sono tempestivamente attivati al fine di aprire la cisterna, dove hanno trovato i sette giovani: tutti maschi e con un’età compresa tra i venti ed i venticinque anni. Le loro condizioni erano discrete; non hanno avuto bisogno di ricevere cure mediche prima di essere trasportati presso il Gabinetto provinciale di Polizia scientifica della Questura di Verona. Queste persone meno fortunate di noi, ricorda l’Avvocato Pitorri, desiderano solo una vita migliore. Affrontano viaggi orribili, nel tentativo di lasciarsi alle spalle le tragedie che vivono, per il solo fatto di trovarsi in paesi diversi dal nostro, dove la disperazione, la violenza e la miseria sono ovunque. Auspicano nella concessione di asilo politico, protezione internazionale, o assistenza umanitaria. Chiedono tutela per i minori, sostegno a chi ha subito abusi e malvagità, sperando di raccogliere l’aiuto da parte di coloro che hanno lo spirito rivolto verso i valori della condivisione e della responsabilità, della solidarietà e della collaborazione. Ci rammenta l’Avvocato Pitorri che molti giovani migranti e rifugiati che hanno compiuto il viaggio verso l’Europa, sono malauguratamente stati vittime di violenze e soprusi, rapimenti, pestaggi o torture, in mano a gruppi armati. E, spesso, a farne le spese sono i giovani. Ad oggi, fa emergere l’Avvocato Pitorri, sebbene vi siano stati sforzi da parte del Governo italiano per aiutare queste persone, specie negli ultimi due anni, il sistema, purtroppo, risulta ancora altamente frammentato. Persistono, cioè, enormi disparità nell’accesso ai servizi di cura, con il rischio che i più vulnerabili rimangano invisibili. Sussistono non poche difficoltà nell’accesso alle informazioni utili per il percorso in Italia. È necessario, quindi, porre rimedio al più presto a tutto ciò, cambiando davvero le cose per queste persone.

Avvocato Iacopo Maria Pitorri