Medici Senza Frontiere e Sos Mediterranee tornano in mare
Gennaio 25, 2020
Una nuova nave, battente bandiera norvegese, sta per tornare in mare. Evidenzia l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri che si tratta dell’imbarcazione Ocean Viking di Medici Senza Frontiere e Sos Mediterranee , che si attiverà tra le onde del Mediterraneo per svolgere attività di ricerca e soccorso dei migranti.
Sostiene il capo missione di Msf per le attività di ricerca e soccorso che “mentre i governi europei sbandierano la fine della cosiddetta crisi migratoria in Europa, fanno consapevolmente finta di non vedere la crisi umanitaria che queste politiche perpetuano in mare e in Libia. Queste morti e sofferenze sono evitabili e finché continueranno, non possiamo restare a guardare”.
La nuova nave umanitaria, specifica l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri, prenderà il largo alla fine del mese di luglio e partirà per il Mediterraneo centrale.
Si tratta della rotta migratoria più pericolosa al mondo, al centro di una posizione drammatica, tra l’obbligo di soccorrere imbarcazioni in difficoltà e il rischio di rimanere bloccate in mare, per settimane, per la chiusura dei porti italiani e l’incapacità degli Stati europei di raggiungere un accordo intrinseco al meccanismo per gli sbarchi.
L’Avvocato Iacopo Maria Pitorri fa presente che non solo la nave Ocean Viking è norvegese, ma lo è anche l’armatore della stessa. E’ stata concepita per effettuare soccorsi in mare, con lo scopo di dare aiuto al personale delle piattaforme petrolifere. Realizzata nel 1986, ha una lunghezza di sessantanove metri, per una larghezza di oltre quindici metri. Al suo interno c’è anche una clinica. Può ospitare fino a duecento persone.
Per quanto concerne la squadra di Medici Senza Frontiere, spiega l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri, questa è composta da nove persone, vale a dire quattro dello staff medico, un logista, un mediatore culturale, un responsabile per gli affari umanitari, un responsabile della comunicazione e un capo-progetto che coordina la squadra. Il team di Sos Mediterranee, invece, è composto da dodici elementi, atti ad occuparsi di ricerca e soccorso. Altre nove persone lavorano per l’armatore.
Avvocato Iacopo Maria Pitorri