Le ONG vengono criminalizzate

By redazione

Una particolare analisi che, di recente, l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri, esperto nel settore immigrazione, ha svolto, studiando il report fornito da Oxfam (una confederazione internazionale di organizzazioni non profit, che si dedicano alla riduzione della povertà globale, attraverso aiuti umanitari e progetti di sviluppo), ha fatto emergere riflessioni di non poco conto relative alle navi delle ONG.

Va precisato che le ONG sono organizzazioni senza fini di lucro, che operano in maniera indipendente dai vari Stati e dalle organizzazioni governative internazionali. Esistono in tutto il mondo e portano avanti, con il loro operato, campagne dall’inestimabile valore umanitario. Se ne è sentito parlare spesso, negli ultimi tempi, in tema di migranti. Le ONG denunciano i sempre più frequenti casi di respingimento di migranti in Libia ad opera di navi commerciali, che vengono coinvolte dalla Guardia costiera di Tripoli nel soccorso delle imbarcazioni che partono e che riportano indietro i migranti (nonostante la Libia non sia considerata un porto sicuro). Ebbene, tra il 2014 e il 2017, le navi delle O nel Mediterraneo hanno salvato la vita di 114.910 persone, a fronte delle 611.414 soccorse, pari al 18,8% del totale. Eppure, ciò non ha impedito di avviare quella che è stata definita una vera e propria campagna di screditamento e criminalizzazione verso le ONG, equiparate addirittura a complici degli scafisti. Questo ha contribuito, purtroppo, a rendere progressivamente impossibile la prosecuzione delle loro missioni. Precisa l’Avvocato Pitorri che, ad oggi, pur sussistendo ancora indagini a carico di alcune di esse, le accuse nei loro confronti sono state archiviate, ovvero in via di archiviazione nelle procure di Trapani, Catania, Ragusa e Palermo. Il report di Oxfam, tuttavia, parla chiaro: in termini di reputazione, ed anche sotto il profilo di operatività, il danno (di non poco conto) è fatto. La campagna di screditamento, infatti, ha determinato, in pratica, lamancanza di soccorsi in mare, leviolazioni dei diritti umani ai danni dei migranti, perpetrati dalla Guardia costiera libica nel corso delle operazioni di salvataggio, ritardi nella segnalazione di naufragi, non denunciati anche per diversi giorni.

Si auspica che, in futuro, possa esserci un cambiamento. Oxfam ha di recente sostenuto un’altra campagna, che ha per obiettivo quello di raccogliere un milione di firme, in almeno sette paesi membri, che saranno consegnate alla Commissione europea con la richiesta di presentare un atto legislativo di riforma in materia di immigrazione.

Avvocato Iacopo Maria Pitorri