Diffondere la cultura dei Diritti Umani
Donare un nuovo valore e riabilitare i principi stabiliti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è, sicuramente, un’urgente esigenza. Esigenza improrogabile e che non può essere più procrastinata nel tempo visti il momento e l’epoca storica che la società attraversa. Una società sempre più segnata da drammi umani e diseguaglianze sociali che hanno ripercussioni importanti, causando, infatti, discriminazioni in base alla razza, al genere, alla religione e al ceto sociale. Di certo, situazioni in netta controtendenza e contrasto con i trenta articoli previsti dalla Dichiarazione. Ce lo ricorda l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri di Roma attraverso il suo blog, scrivendo che diventa necessario rimettersi in discussione e far diventare una priorità, non un optional, la tutela ed il rispetto dei diritti fondamentali di ogni individuo. E, a tal proposito, è impossibile non pensare ai numerosi conflitti che stanno devastando l’umanità, che interessano diverse parti del globo e differenti continenti. E l’allarme è alto, perché la situazione fa pensare ad una guerra mondiale ampia ed estesa, visto l’elevato numero di forze militari schierate. E viste soprattutto le troppe nazioni coinvolte. Schiavitù e sfruttamento non sono eventi distanti nel tempo, non appartengono unicamente al passato lontano. Sono realtà ancora vive, purtroppo concrete, che fanno parte del nostro tempo e della nostra storia. 30 milioni sono gli esseri umani ridotti in schiavitù. Un numero impressionante, riportato da uno dei rapporti stilati dalle Nazioni Unite. Mai così tanti come in anni a cavallo tra il XX e il XXI secolo. Si tratta di una piaga, che dovrebbe smuovere le coscienze di chi si ritiene civile, ma in realtà non fa alcun gesto per modificare la realtà delle cose. La situazione che vive la società non può essere fonte di soddisfazione per nessuno. Soprattutto nessuno può dirsi compiaciuto per una società che non lotta per la giustizia e il rispetto dei diritti umani. E quale sarebbe la giusta soluzione? I volontari che operano per “Uniti per i Diritti Umani” affermano che la giusta via da seguire è un ritorno ai giovani, alle nuove generazioni. E proprio a loro divulgare i principi stabiliti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (sempre sul blog dell’Avvocato Iacopo Maria Pitorri). Infatti, proprio presso le scuole e le università i volontari stanno portando avanti il loro operato, attraverso l’organizzazione di convegni, discussioni e seminari. Studenti di ogni grado e ordine coinvolti in questo compito di diffusione, alla riscoperta della Dichiarazione e dei suoi valori, che entrano in contatto con i libretti consegnati dai volontari stessi e dal titolo “Che cosa sono i Diritti Umani?”. Ignazio Deriu, responsabile regionale della Fondazione “Uniti per i Diritti Umani” sottolinea quanto siano fondamentali la conoscenza ed il pieno rispetto di tutti i diritti previsti nella Dichiarazione. Perché solo conoscendoli si può concretizzare “una rinascita sociale, in cui tutti possano godere degli stessi diritti e doveri”. E, così, i volontari dell’associazione seguono la via tracciata dal filosofo e umanitario L. Ron Hubbard, il cui eco ancora risuona e che incita ad impegnarsi perché “i Diritti Umani siano resi una realtà e non un sogno idealistico”.
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