Il decreto sicurezza bis

By redazione

Esaminando le ultime notizie dei media, l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri, costantemente aggiornato anche sulle recenti disposizioni normative interessanti la materia “immigrazione”, ha posto l’attenzione sullo schema del decreto-legge presentato qualche giorno fa dall’attuale Ministro dell’Interno. Provvedimento che ha scatenato, ovviamente, non poche polemiche già nell’ambito della compagine governativa. L’assetto del “decreto sicurezza bis”, prevede, infatti, tra l’altro, che la “competenza a limitare o vietare il transito e la sosta nel mare territoriale” passi al Viminale. Statuisce, inoltre, multe per le ONG che salvano i migranti in mare (fino a cinquemila euro a persona accolta a bordo). Ne deriva, per citare un esempio che in applicazione del decreto suddetto, la Mare Jonio, che giorni fa ha salvato molti migranti, sarebbe stata sanzionata con ben centocinquantamila euro di multa, oltre al ritiro della licenza! Stabilisce, infine, limitazioni o chiusura dei porti e delle acque territoriali dal Viminale, con competenze, quindi, tolte al Ministero dei Trasporti. Il “decreto sicurezza bis”, in buona sostanza, prevede sanzioni pecuniarie estremamente pesanti contro chi soccorre i migranti in violazione delle norme SAR. Rammenta l’Avv. Pitorri che col termine ricerca e soccorso (search and rescue), si indica quell’insieme di operazioni di salvataggio condotte da personale addestrato a tale scopo, e all’impiego di specifici mezzi navali, aerei o terrestri volti alla salvaguardia della vita umana, in particolari situazioni di pericolo e ambienti ostili, tra cui il mare. Ogni paese ha assegnate delle zone di competenza nelle quali è tenuto a fornire una simile operatività.

Esaminando le ultime notizie dei media, l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri , costantemente aggiornato anche sulle recenti disposizioni normative interessanti la materia “immigrazione”, ha posto l’attenzione sullo schema del decreto legge presentato qualche giorno fa dall’attuale Ministro dell’Interno. Provvedimento che ha scatenato, ovviamente, non poche polemiche già nell’ambito della compagine governativa. L’assetto del  “decreto sicurezza bis”, prevede, infatti, tra l’altro,  che la “competenza a limitare o vietare il transito e la sosta nel mare territoriale” passi al Viminale. Statuisce, inoltre, multe per le Ong che salvano i migranti in mare (fino a cinquemila euro a persona accolta a bordo). Ne deriva,  per citare un esempio  che in applicazione del decreto suddetto, la Mare Jonio, che giorni fa ha salvato molti migranti, sarebbe stata sanzionata con ben centocinquantamila euro di multa, oltre al ritiro della licenza! Stabilisce, infine, limitazioni o chiusura dei porti e delle acque territoriali dal Viminale, con competenze, quindi, tolte al Ministero dei Trasporti. Il “decreto sicurezza bis”, in buona sostanza,  prevede sanzioni pecuniarie  estremamente pesanti contro chi soccorre i migranti in violazione delle norme SAR. Rammenta l’Avv. Pitorri che col termine ricerca e soccorso (search and rescue), si indica quell’insieme di operazioni di salvataggio condotte da personale addestrato a tale scopo, e all’impiego di specifici mezzi navali, aerei o terrestri volti alla salvaguardia della vita umana, in particolari situazioni di pericolo e ambienti ostili, tra cui il mare. Ogni paese ha assegnate delle zone di competenza nelle quali è tenuto a fornire una simile operatività.

Il provvedimento, evidenzia l’Avvocato Pitorri, è composto da dodici articoli, la maggior parte dei quali rivolto al contrasto dell’immigrazione clandestina. In primis, come sopra accennato, prevede sanzioni a chi “nello svolgimento di operazioni di soccorso in acque internazionali, non rispetta gli obblighi previste dalle Convenzioni internazionali” (si riferisce palesemente alle navi umanitarie). Le sanzioni previste sono di due tipologie: da 3.500 a 5.500 euro per ogni straniero trasportato e, nei casi reiterati, se la nave è battente bandiera italiana, la sospensione o la revoca della licenza da 1 a 12 mesi.  L’articolo numero 2,  intenderebbe  modificare il Codice della navigazione. Il Ministro dell’Interno, infatti, vorrebbe attribuire al Viminale quelle che sono al momento competenze del Ministero dei Trasporti, in particolare la limitazione o il divieto di transito nelle acque territoriali di navi, qualora sussistano ragioni di sicurezza e di ordine pubblico. Il decreto modifica anche il codice di procedura penale, estendendo anche alle ipotesi non aggravate di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina la competenza delle Direzioni distrettuali antimafia. Toglierebbe, cioè, di fatto alle Procure ordinarie la possibilità ad indagare. Tre milioni di euro vengono stanziati per l’impiego di poliziotti stranieri in operazioni sotto copertura contro le organizzazioni di trafficanti di uomini. Un altro pacchetto di norme inasprisce le sanzioni per chi devasta, o danneggia, nel corso di riunioni in luoghi pubblici, e al contempo trasforma da sanzioni in delitti, con il conseguente inasprimento delle pene, le azioni di chi si oppone a pubblici ufficiali con qualsiasi mezzo di resistenza attiva o passiva, dagli scudi alle mazze e ai bastoni. Modifiche al codice penale aggravano il reato e, dunque, le sanzioni per violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, specie se commessi durante manifestazioni in luogo pubblico. Viene soppressa la causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto. L’articolo 7 prevede l’istituzione di un commissario straordinario, con il compito di realizzare un programma di interventi finalizzati ad eliminare l’arretrato delle sentenze di condanna da eseguire nei confronti di imputati liberi. Sono previste le assunzioni a tempo determinato di durata annuale di 800 unità.
L’ultimo articolo, infine, riguarda l’impiego di altri 500 militari a Napoli in occasione delle Universiadi L’Olimpiade Universitaria, riferisce l’Avvocato Pitorri, è una manifestazione sportiva multidisciplinare corrispondente ai giochi olimpici. Si svolge ogni due anni e vi partecipano studenti iscritti a tutte le università del mondo. Il nome “Universiade” racchiude i due significati di sport, università e universalità. La trentesima Universiade si svolgerà dal 3 al 14 luglio 2019 a Napoli (che già era stata scelta come città ospitante il 5 febbraio 2016 a seguito della rinuncia di Brasilia).

Esaminando le ultime notizie dei media, l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri, costantemente aggiornato anche sulle recenti disposizioni normative interessanti la materia “immigrazione”, ha posto l’attenzione sullo schema del decreto-legge presentato qualche giorno fa dall’attuale Ministro dell’Interno. Provvedimento che ha scatenato, ovviamente, non poche polemiche già nell’ambito della compagine governativa. L’assetto del “decreto sicurezza bis”, prevede, infatti, tra l’altro, che la “competenza a limitare o vietare il transito e la sosta nel mare territoriale” passi al Viminale. Statuisce, inoltre, multe per le ONG che salvano i migranti in mare (fino a cinquemila euro a persona accolta a bordo). Ne deriva, per citare un esempio che in applicazione del decreto suddetto, la Mare Jonio, che giorni fa ha salvato molti migranti, sarebbe stata sanzionata con ben centocinquantamila euro di multa, oltre al ritiro della licenza! Stabilisce, infine, limitazioni o chiusura dei porti e delle acque territoriali dal Viminale, con competenze, quindi, tolte al Ministero dei Trasporti. Il “decreto sicurezza bis”, in buona sostanza, prevede sanzioni pecuniarie estremamente pesanti contro chi soccorre i migranti in violazione delle norme SAR. Rammenta l’Avv. Pitorri che col termine ricerca e soccorso (search and rescue), si indica quell’insieme di operazioni di salvataggio condotte da personale addestrato a tale scopo, e all’impiego di specifici mezzi navali, aerei o terrestri volti alla salvaguardia della vita umana, in particolari situazioni di pericolo e ambienti ostili, tra cui il mare. Ogni paese ha assegnate delle zone di competenza nelle quali è tenuto a fornire una simile operatività.

Il provvedimento, evidenzia l’Avvocato Pitorri, è composto da dodici articoli, la maggior parte dei quali rivolto al contrasto dell’immigrazione clandestina. In primis, come sopra accennato, prevede sanzioni a chi “nello svolgimento di operazioni di soccorso in acque internazionali, non rispetta gli obblighi previste dalle Convenzioni internazionali” (si riferisce palesemente alle navi umanitarie). Le sanzioni previste sono di due tipologie: da 3.500 a 5.500 euro per ogni straniero trasportato e, nei casi reiterati, se la nave è battente bandiera italiana, la sospensione o la revoca della licenza da 1 a 12 mesi.  L’articolo numero 2, intenderebbe modificare il Codice della navigazione. Il Ministro dell’Interno, infatti, vorrebbe attribuire al Viminale quelle che sono al momento competenze del Ministero dei Trasporti, in particolare la limitazione o il divieto di transito nelle acque territoriali di navi, qualora sussistano ragioni di sicurezza e di ordine pubblico. Il decreto modifica anche il codice di procedura penale, estendendo anche alle ipotesi non aggravate di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina la competenza delle Direzioni distrettuali antimafia. Toglierebbe, cioè, di fatto alle Procure ordinarie la possibilità ad indagare. Tre milioni di euro vengono stanziati per l’impiego di poliziotti stranieri in operazioni sotto copertura contro le organizzazioni di trafficanti di uomini. Un altro pacchetto di norme inasprisce le sanzioni per chi devasta, o danneggia, nel corso di riunioni in luoghi pubblici, e al contempo trasforma da sanzioni in delitti, con il conseguente inasprimento delle pene, le azioni di chi si oppone a pubblici ufficiali con qualsiasi mezzo di resistenza attiva o passiva, dagli scudi alle mazze e ai bastoni. Modifiche al codice penale aggravano il reato e, dunque, le sanzioni per violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, specie se commessi durante manifestazioni in luogo pubblico. Viene soppressa la causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto. L’articolo 7 prevede l’istituzione di un commissario straordinario, con il compito di realizzare un programma di interventi finalizzati ad eliminare l’arretrato delle sentenze di condanna da eseguire nei confronti di imputati liberi. Sono previste le assunzioni a tempo determinato di durata annuale di 800 unità.

L’ultimo articolo, infine, riguarda l’impiego di altri 500 militari a Napoli in occasione delle Universiadi L’Olimpiade Universitaria, riferisce l’Avvocato Pitorri, è una manifestazione sportiva multidisciplinare corrispondente ai giochi olimpici. Si svolge ogni due anni e vi partecipano studenti iscritti a tutte le università del mondo. Il nome “Universiade” racchiude i due significati di sport, università e universalità. La trentesima Universiade si svolgerà dal 3 al 14 luglio 2019 a Napoli (che già era stata scelta come città ospitante il 5 febbraio 2016 a seguito della rinuncia di Brasilia).

Avvocato Iacopo Maria Pitorri