La Commissione Asiatica dei Diritti Umani

By redazione

L’Avvocato Iacopo Maria Pitorri fa presente che la Commissione asiatica dei diritti umani (AHRC) è un’organizzazione non governativa internazionale, che ha per principale obiettivo quello di proteggere e promuovere i diritti umani. Più segnatamente, chiarisce l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri, espleta detta attività tramite il monitoraggio, indagini e tutela delle vittime di violenze e torture. Il tutto, anche partecipando alle Commissioni sulla Verità e ai Tribunali Speciali, per raggiungere attraverso programmi di “peacemaking” la risoluzione dei conflitti.

Il 17 maggio 1998, a Kwangju (in Corea del Sud), è stata adottata la Carta asiatica dei diritti umani, da circa duecento ONG, che operano in ambito di diritti umani. Si tratta dello strumento giudiziario più efficace per una piena tutela dei diritti dell’uomo. Costituendo uno dei poteri sovrani degli Stati, accanto a quello legislativo ed esecutivo, la Commissione asiatica dei diritti umani ha la facoltà di denunciare le violazioni dei diritti umani, raccogliere le prove, provvedere a riparare alle violazioni anche attraverso la punizione dei colpevoli. Ciò è possibile solo laddove vi è un sistema giudiziario forte e ben organizzato, capace di svolgere a pieno le proprie funzioni.

Spiega l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri che, al di là degli apparati giudiziari nazionali, vi è la possibilità per tutti gli Stati asiatici di creare apposite Commissioni nazionali per i diritti umani ed istituzioni specializzate nella protezione degli stessi, che implementino il ruolo degli organi giudiziari.

Dal punto di vista internazionale, è previsto un organo interstatale (Commissione o Corte), che, agendo indipendentemente dagli Stati, è certamente predisposto per il raggiungimento delle finalità prescritte nella Carta asiatica dei diritti dell’uomo e al contempo predisponga un apparato per la promozione e protezione dei diritti fondamentali.

La AHCR collabora strettamente con un’altra organizzazione non governativa, l’Asian Legal Resource Center (ALRCR), nata nel 1986, che ha uno statuto consultivo presso l’ONU. E’ formata, spiega l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri, da un eminente gruppo di giuristi e attivisti dei diritti umani, che si occupa di promuovere la tutela dei diritti umani. L’ALRCR cerca di implementare quelli che sono i programmi di assistenza giudiziaria, svolti da istituzioni giudiziarie e affini a livello regionale, locale, nazionale (programmi di educazione dei giudici in Cina, programma di educazione di giudici, avvocati e funzionari in Asia del Sud, Est e Sudest, attività di promozione della Carta asiatica dei diritti umani e dei meccanismi regionali, ecc).

Alla guida della Commissione asiatica dei diritti umani vi è un organo esecutivo, il Consiglio Direttivo (formato dai dieci ai venti Consiglieri), un gruppo interno (di circa duecento persone), preparato a compiere missioni di valutazione e da altro personale. Si sottolinea che la struttura della AHCR, così come è stata approvata nel 1996, dal Consiglio Direttivo, si avvale, in parte, anche di personale appartenente alla ALCR.

Una eventuale denuncia di parte, sulle violazioni dei diritti umani, fa emergere l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri, può essere presentata tanto da organizzazioni (non governative) quanto da singoli individui. La AHCR è competente a conoscere dette violazioni. La Commissione una volta approvate le regole di diritto e procedura, che devono essere applicate per assicurare che le indagini siano svolte secondo il rispetto dei principi fondamentali di diritto (imparzialità ed equità), potrà raccogliere tutte le informazioni necessarie, compresi l’audizione dei testimoni e l’invio di missioni investigative sul luogo. Ogni indagine sarà eseguita da una Commissione Investigativa composta da tre membri che, per assicurare la natura di indipendenza della procedura, non possono avere la stessa nazionalità del paese indagato. Nell’eventualità in cui ciò si verifichi il commissario dovrà essere escluso.

La sede della Commissione asiatica dei diritti umani, precisa l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri, si trova ad Hong Kong.

Ricorda l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri che, all’esito di una ricerca condotta nel 2005 in dieci paesi asiatici (Bangladesh, Cambogia, Corea del Sud, Filippine, India, Indonesia, Myanmar, Nepal, Sri Lanka e Tailandia), in data 17 gennaio 2006 la AHCR ha presentato un rapporto sulle condizioni di alcune popolazioni asiatiche oppresse da pratiche di violenza dei diritti umani e dalla tortura (The State of Human Rights in Ten Asian Countries).

Grazie alla pubblicizzazione di detto report, la AHCR ha ribadito l’invito, rivolto alle popolazioni asiatiche e a tutti coloro che sono interessati alla promozione e tutela dei diritti umani, a porre attenzione sull’importanza del legame esistente tra i diritti umani e le regole di diritto (e di procedura).  A tal fine la Commissione asiatica dei diritti umani ha lanciato l’idea di una Carta Asiatica delle Norme di Diritto. In tal senso ampie consultazioni sono in atto per l’elaborazione di una bozza da sottoporre a diverse istituzioni interessate (organizzazioni governative e non) come a singoli individui (esperti del settore). Rammenta l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri, che per lungo tempo, soprattutto durante il periodo coloniale, i popoli dell’Asia hanno subito gravi violazioni dei loro diritti e delle loro libertà. Oggi vasti gruppi in seno alle popolazioni continuano ad essere sfruttati ed oppressi e molte delle società sono lacerate dall’odio e dall’intolleranza. I popoli stanno rendendosi sempre più conto che la pace e la dignità sono possibili solo a fronte del riconoscimento e della tutela di diritti uguali ed inalienabili per tutte gli individui e i gruppi. Essi sono determinati a garantire pace e giustizia per sé stessi e per le generazioni future, lottando per i diritti umani e le libertà. A tal fine essi adottano la Carta, quale affermazione del desiderio e dell’aspirazione dei popoli dell’Asia di vivere in pace e nel rispetto della dignità.

Avvocato Iacopo Maria Pitorri