Migranti, omicidio a Malta

By redazione

Malta è stata oggetto di una sconcertante notizia, negli ultimi giorni. L’isola che ha per principale risorsa economica l’accoglienza, la terra che da ben quattro anni è, nella classifica europea, il pilastro per il rispetto dei diritti umani nei confronti della comunità Lgbt (sigla utilizzata come termine collettivo per riferirsi a persone lesbiche, gay, bisessuali e trans gender), è stata teatro di un drammatico fatto. L’Avvocato Iacopo Maria Pitorri fa presente il caso di due militari, che si sono macchiati del primo omicidio a sfondo razziale, avvenuto lo scorso 6 aprile, nei pressi del principale centro di raccolta di rifugiati. Il tutto è accaduto quando tre rifugiati sono stati colpiti da arma da fuoco da un’auto in corsa in Triq tal-Gebel, una stradina di campagna che collega il centro aperto di raccolta di Hal Far e la località di Birzebbuga, esattamente nel sud dell’isola di Malta. Una via che i migranti percorrono a piedi per raggiungere negozi e servizi e che già in passato, purtroppo, è stato teatro di violenti episodi di intolleranza.

Malta è stata oggetto di una sconcertante notizia, negli ultimi giorni. L’isola che ha per principale risorsa economica l’accoglienza, la terra che da ben quattro anni è, nella classifica europea, il pilastro per il rispetto dei diritti umani nei confronti della comunità Lgbt (sigla utilizzata come termine collettivo per riferirsi a persone lesbiche, gay, bisessuali e trans gender), è stata teatro di un drammatico fatto. L’Avvocato Iacopo Maria Pitorri fa presente  il caso di due militari, che si sono macchiati del primo omicidio a sfondo razziale, avvenuto lo scorso 6 aprile, nei pressi del principale centro di raccolta di rifugiati. Il tutto è accaduto quando tre rifugiati sono stati  colpiti  da arma da fuoco da un’auto in corsa in Triq tal-Gebel, una stradina di campagna che collega il centro aperto di raccolta di Hal Far e la località di Birzebbuga, esattamente nel sud dell’isola di Malta. Una via che i migranti percorrono a piedi per raggiungere negozi e servizi e che già in passato, purtroppo,  è stato teatro di violenti episodi di intolleranza.

Spiega l’Avvocato  Pitorri che una delle tre vittime, di 42 anni, è stata uccisa sul colpo. Le altre due, un ventiduenne della Guinea ed un ventottenne del Gambia, sono rimaste gravemente ferite. Secondo fonti menzionate dai media maltesi, uno dei militari arrestati avrebbe confessato di aver colpito i migranti, a caso, perché “neri”.

La inquietante, drammatica notizia della spietata sparatoria, ha suscitato accese polemiche, per cui il premier Joseph Muscat, ha specificato che, ad oggi “in corso un’inchiesta interna, condotta con i servizi di sicurezza, per stabilire se sono isolati, canaglie individuali, o facciano parte di qualcosa di più ampio”. Ulteriormente,  fa presente  l’Avvocato Pitorri, il primo ministro ha specificato che “la conclusione di questa indagine mostra che Malta è un posto sicuro per tutti, e deve rimanere tale. È un segnale forte per tutti coloro che diffondono parole d’odio. Ci sono conseguenze nel diffondere sentimenti mal posti, rimaniamo fermi nella nostra richiesta di unità tra i maltesi e tutti coloro che vivono a Malta”.

Il Presidente della Repubblica, dal canto suo, ha presentato le sue condoglianze alla folta comunità di migranti affermando che “questo atto non riflette i sentimenti del popolo di Malta e Gozo”; ha altresì invitato ad una attenta riflessione collettiva sul futuro di quella che dovrà inevitabilmente essere una società “multietnica, multiculturale e tollerante”.

Malta è stata oggetto di una sconcertante notizia, negli ultimi giorni. L’isola che ha per principale risorsa economica l’accoglienza, la terra che da ben quattro anni è, nella classifica europea, il pilastro per il rispetto dei diritti umani nei confronti della comunità Lgbt (sigla utilizzata come termine collettivo per riferirsi a persone lesbiche, gay, bisessuali e trans gender), è stata teatro di un drammatico fatto. L’Avvocato Iacopo Maria Pitorri fa presente il caso di due militari, che si sono macchiati del primo omicidio a sfondo razziale, avvenuto lo scorso 6 aprile, nei pressi del principale centro di raccolta di rifugiati. Il tutto è accaduto quando tre rifugiati sono stati colpiti da arma da fuoco da un’auto in corsa in Triq tal-Gebel, una stradina di campagna che collega il centro aperto di raccolta di Hal Far e la località di Birzebbuga, esattamente nel sud dell’isola di Malta. Una via che i migranti percorrono a piedi per raggiungere negozi e servizi e che già in passato, purtroppo, è stato teatro di violenti episodi di intolleranza.

Spiega l’Avvocato Pitorri che una delle tre vittime, di 42 anni, è stata uccisa sul colpo. Le altre due, un ventiduenne della Guinea ed un ventottenne del Gambia, sono rimaste gravemente ferite. Secondo fonti menzionate dai media maltesi, uno dei militari arrestati avrebbe confessato di aver colpito i migranti, a caso, perché “neri”.

La inquietante, drammatica notizia della spietata sparatoria, ha suscitato accese polemiche, per cui il premier Joseph Muscat, ha specificato che, ad oggi “in corso un’inchiesta interna, condotta con i servizi di sicurezza, per stabilire se sono isolati, canaglie individuali, o facciano parte di qualcosa di più ampio”. Ulteriormente, fa presente  l’Avvocato Pitorri, il primo ministro ha specificato che “la conclusione di questa indagine mostra che Malta è un posto sicuro per tutti, e deve rimanere tale. È un segnale forte per tutti coloro che diffondono parole d’odio. Ci sono conseguenze nel diffondere sentimenti mal posti, rimaniamo fermi nella nostra richiesta di unità tra i maltesi e tutti coloro che vivono a Malta”.

Il Presidente della Repubblica, dal canto suo, ha presentato le sue condoglianze alla folta comunità di migranti affermando che “questo atto non riflette i sentimenti del popolo di Malta e Gozo”; ha altresì invitato ad una attenta riflessione collettiva sul futuro di quella che dovrà inevitabilmente essere una società “multietnica, multiculturale e tollerante”.

Avvocato Iacopo Maria Pitorri