I migranti evacuati dalla Libia e portati a Roma.

By redazione

L’OMS – World Health Organization – è l’Organizzazione mondiale della sanità, l’agenzia speciale dell’ONU per la salute, fondata nel 22 luglio del 1946 ed istituita nel 1948, con sede a Ginevra. Specializzata per le questioni sanitarie, vi aderiscono centonovantaquattro Stati membri di tutto il mondo, divisi in sei regioni (Europa, Americhe, Africa, Mediterraneo Orientale, Pacifico Occidentale e Sud-Est Asiatico). Per quanto concerne il nostro Paese, l’Italia ha aderito ufficialmente all’OMS in data 11 aprile 1947. Secondo la Costituzione dell’OMS, l’obiettivo dell’Organizzazione consiste il raggiungimento, da parte di tutte le popolazioni, del più alto livello possibile di salute.

Questo importante Organismo di indirizzo e coordinamento in materia di salute, all’interno del sistema delle Nazioni Unite, sostiene costantemente, da molto tempo, che è necessario garantire assistenza sanitaria ai migranti, in ogni circostanza, ovunque essi si trovino.

 A causa dei violenti scontri e del deteriorarsi delle condizioni di sicurezza a Tripoli, centoquarantanove persone tra rifugiati e richiedenti asilo, vulnerabili, indifese, sono state evacuate e trasferite a Roma.  Lo rende noto l’UNHCR (l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati), sottolineando che le persone evacuate provengono da Eritrea, Somalia, Sudan ed Etiopia. Tra esse vi sono ben sessantacinque minori; tredici bambini hanno addirittura meno di un anno, e uno di loro ha appena due mesi. L’evacuazione, aggiunge l’UNHCR, è stata portata a termine in collaborazione con le autorità italiane e libiche. Il gruppo, tra cui molte persone con necessità di cure mediche e sofferenti di malnutrizione, è stato trasferito dal Centro di Raccolta e Partenza dell’UNHCR, dopo mesi trascorsi in condizioni disperate all’interno dei centri di detenzione in altre zone della città.

Queste operazioni, assolutamente indispensabili, rappresentano una vera e propria ancora di salvezza per i rifugiati, per i quali l’unica possibilità di fuga consiste nell’affidare le loro vite a trafficanti senza scrupoli per attraversare il Mediterraneo. All’inizio di quest’ultima settimana di maggio, sessantadue rifugiati, provenienti da Siria, Sudan e Somalia, sono stati evacuati da Tripoli al Centro di Transito di Emergenza dell’UNHCR a Timisoara, in Romania, dove riceveranno cibo, abiti e cure mediche prima di proseguire il loro viaggio verso la Norvegia. L’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) ha fornito il supporto necessario al trasporto.

L’UNHCR, dal suo canto, ringraziando tutti gli Stati che si sono prontamente prodigati nel fornire accoglienza, ha lanciato un appello affinché cresca sempre più la disponibilità a prestare ulteriori opportunità di evacuazione e corridoi umanitari per portare al sicuro i rifugiati detenuti in Libia, posto che il numero dei nuovi detenuti aumenta molto più rapidamente di quello di coloro che vengono evacuati. Basti pensare che circa mille rifugiati e migranti sono stati evacuati dalla Libia, ovvero  nuovamente insediati nel 2019, mentre nel solo mese di maggio più di milleduecento persone sono state riportate indietro dalla Guardia Costiera libica, dopo essere state soccorse o intercettate mentre tentavano la fuga in mare. 

                                                        Avvocato Iacopo Maria Pitorri