La figlia di immigrati, giovane europea dell’anno
Gennaio 20, 2020
Yasmine Ouirhrane, 23 anni, è la ragazza italiana, evidenzia l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri, che lo scorso aprile si è aggiudicata il premio “Giovane europeo dell’anno”. Il riconoscimento le è stato assegnato dalla Fondazione Schwarzkopf, grazie al suo impegno a favore dell’uguaglianza di genere e dei figli di immigrati. Questa speciale ragazza è anche una dei quindici Young Leaders chiamati a dare il proprio contributo agli European Development Days2019, svoltosi a Bruxelles, che quest’anno ruotano intorno al tema della disuguaglianza.
Yasmine, spiega l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri, è nata a Biella, da padre emigrato in Italia, dal Marocco, e da madre italiana. Ha vissuto nella città piemontese fino all’età di 15 anni. Poi, nel 2011, si è dovuta trasferire a Grenoble, con la famiglia, a causa della crisi economica. Oggi è iscritta all’università di Science Po Bordeaux, un esclusivo istituto di scienze politiche e collabora attivamente a diversi programmi europei, dedicati ai giovani. Nata in Europa, si sente, appunto, europea. Pensando al futuro, sogna di poter portare questo messaggio anche in Nord Africa, che è, di fatto, la sua seconda casa.
In una intervista ai media, la ragazza ha raccontato che il trasferimento in Francia, dapprima difficile, le ha permesso di realizzare tanto. Anche se ha dovuto ricostruire tutte le sue amicizie, in Francia ha imparato una nuova lingua, conosciuto un nuovo sistema scolastico, una nuova cultura e in particolare la filosofia francese. Ha appreso le nozioni di giustizia e diritti umani e, da lì in poi, ha voluto lavorare affinché venissero rispettati i suoi diritti e quelli delle persone più vulnerabili.
L’Avvocato Iacopo Maria Pitorri rappresenta, narrando la storia di Yasmine, che la stessa, a Grenoble, ha cominciato a collaborare con diverse ONG, nei quartieri popolari, per aiutare le figlie e i figli di immigrati. In questa città è stata testimone di forme di violenza, specialmente tra i giovani. La ragazza, la discriminazione, l’ha sempre provata sulla sua pelle e sotto diverse forme. Fin da quando i suoi genitori hanno deciso di sposarsi, invero, il padre si è scontrato con il razzismo (persino di alcuni parenti). Yasmine, prosegue l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri, è praticamente nata conscia di “essere diversa”. Ritiene che il razzismo e la discriminazione che ha vissuto, siano strettamente legati al concetto di cittadinanza. Quando una bambina o un bambino nasce in Francia è francese e, quindi, gli vengono riconosciuti, non solo a livello burocratico, tutta una serie di diritti e doveri. In Italia, invece, si può ottenere un passaporto italiano, avere un background culturale italiano, ma per il solo fatto di chiamarsi Yasmine, e avere la carnagione un po’ più scura, per alcuni non sarà mai una vera italiana. In Italia la cittadinanza è regolata ancora dallo ius sanguinis, per cui si è cittadini italiani se si è discendenti di cittadini italiani. Con le giuste proporzioni e i dovuti criteri, sarebbe opportuno che il diritto di cittadinanza venisse riconosciuto a tutte le bambine e i bambini nati in Italia. Certamente costoro hanno bisogno di sentirsi italiani! Se si vuole costruire una società più equa, in cui ogni cittadino possa sentirsi tutelato, ma anche responsabile delle proprie scelte, la cittadinanza è fondamentale.Questo è il pensiero della giovane europea del 2019. Accennando, alla sua condizione, la ragazza è ben consapevole del fatto che “quando si è donna, figlia di immigrati, e di famiglia molto modesta, la discriminazione triplica”. Fa presente l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri che questa ragazza fa parte del’“African Union – European Union Cooperation Hub”, un programma in cui si lavora a stretto contatto con l’Unione Africana per la cooperazione tra i due continenti.
L’intervento di Yasmine, al forum organizzato dalla Commissione europea, verte su tre tematiche: uno sul ruolo dei giovani nei processi di pace, uno sull’integrazione dei rifugiati attraverso politiche più inclusive e uno sul concetto di pace sostenibile.
Avvocato Iacopo Maria Pitorri