Pitorri Cittadinanza Italiana per Matrimonio

By redazione

L’Avvocato Iacopo Maria Pitorri di Roma dedica gran parte della sua attività legale al diritto dell’Immigrazione, una vera e propria vocazione per la sua vita. Inoltre, l’Avvocato Pitorri si è occupato del tema della Cittadinanza, argomento a cui ha dedicato anche un libro.

Pertanto, in relazione alle competenze dell’Avvocato Pitorri,  questo articolo dal titolo Pitorri Cittadinanza Italiana per Matrimonio spiegherà come lo straniero extracomunitario potrà conseguire la cittadinanza italiana in seguito alla contrazione di un matrimonio. Continuando, pertanto, con la lettura di Pitorri Cittadinanza Italiana per Matrimonio, il lettore potrà approfondire informazioni a riguardo. Il cittadino straniero che si unisce in matrimonio con un cittadino italiano può avanzare richiesta per il conseguimento della cittadinanza italiana a due anni dall’unione coniugale. I tempi si dimezzerebbero, scendendo ad un anno, qualora la coppia avesse messo al mondo e adottato un bambino. Le procedure per la richiesta di cittadinanza sono comunque molto lunghi. Pertanto, sarà buona norma muoversi in tempo e preparare tutti i documenti. Pitorri Cittadinanza Italiana per Matrimonio è un’adeguata guida per chi vuole avviare le pratiche di richiesta, guidandolo nell’iter da seguire e nella preparazione dei documenti. Certificato di nascita e documento penale del paese di origine sono i primi documenti utili da preparare per inoltrare la richiesta di cittadinanza in seguito ad un matrimonio. Sono entrambi documenti che richiedono lunghi tempi di preparazione, poiché devono avere due importanti requisiti: la traduzione in lingua italiana da parte di un traduttore autorizzato dalla Rappresentanza italiana nel paese oppure da una persona che non condivide rapporti di parentela con il richiedente; la legalizzazione. Inoltre, nell’articolo Pitorri Cittadinanza Italiana per Matrimonio, l’Avvocato Pitorri indica che a questi documenti vanno allegati, fotocopiati e scansionati: il permesso di soggiorno di lungo periodo o la carta di soggiorno; il passaporto del paese di origine; la carta d’identità o la patente in corso di validità; l’atto integrale del matrimonio oppure l’estratto di matrimonio; il bollettino postale che attesti il versamento di 250 euro, che è il contributo ministeriale per la pratica di cittadinanza; diploma di studio o attestazione di conoscenza della lingua italiana almeno al livello B1; indirizzo mail PEC. La marca da bollo di 16 euro completerà la richiesta. Il sostegno di un avvocato immigrazionista diventa decisivo poiché, spiega l’Avvocato Pitorri in Pitorri Cittadinanza Italiana per Matrimonio, evita errori, disguidi e mancanze che potrebbero compromettere il buon esito della pratica. Se il contenuto dell’articolo Pitorri Cittadinanza Italiana per Matrimonio è stato interessante e ha soddisfatto le vostre esigenze, condividetelo sui social e diffondetelo tra i vostri contatti.

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